Guido Cagnacci - La prima vita nella Romagna e nell'Emilia del seicento
Guido Cagnacci - La prima vita nella Romagna e nell'Emilia del seicento
Massimo Pulini e Gilberto Urbinati
La fortuna del pittore Guido Cagnacci (Santarcangelo 1601 – Vienna 1663) è soprattutto legata alle tematiche più sensuali della pittura barocca, si distinse tra i suoi contemporanei per una rappresentazione del corpo e dei sentimenti che precorse un atteggiamento laico ed erotico affermatosi solo nei secoli successivi. La modernità di pensiero e le sensibili qualità di stesura epidermica Cagnacci le coltivò nel corso della sua formazione in Romagna e in Emilia, ma certe libertà di costumi le riuscì ad esprimere solo fuori dallo Stato della Chiesa, nei porti franchi di Venezia e di Vienna, in territori nei quali le maglie dell’inquisizione si mostravano ben più aperte.
Si può affermare che l’esistenza e il genio artistico di Guido Cagnacci si separino in due parti, due vite nettamente divise che si fronteggiano e che in qualche misura risultano complementari. La prima lo vede raffinato ma irrequieto interprete dei temi sacri, della spiritualità più profonda ed estrema, ma lasciata la patria e appena messo piede in laguna l’artista divenne elegante interprete del più licenzioso gusto internazionale.
Il nuovo libro monografico dispone di una grande opportunità, quella di ritrovare gran parte delle opere della formazione e della prima maturità ancora nei loro siti originali. I due autori (Massimo Pulini per la parte testuale e Gilberto Urbinati per quella delle immagini) hanno dunque deciso di effettuare una nuova e rigorosa campagna fotografica di tutte le opere esistenti nelle patrie giovanili del pittore. Le riprese ad alta definizione delle tele marchigiane, romagnole e emiliane hanno permesso di raccogliere scorci e dettagli tra i più suggestivi e intensi di quella produzione sacra di Guido Cagnacci. La scelta editoriale dedica cento pagine a questa carrellata di particolari, che nel loro insieme permettono di trasformare la percezione che si aveva del grande artista romagnolo.
La ricerca sul campo e varie nuove scoperte, ma anche le diverse interpretazioni iconografiche di opere note e la rilettura di documenti biografici permettono ora di vedere la figura di Cagnacci sotto una luce inedita. Assieme allo spirito di indipendenza che lo ha sempre caratterizzato, il vasto lavoro di indagine contenuto nel libro restituisce anche stringenti e inaspettate relazioni con altre personalità del mondo artistico entro la prima metà del Seicento, come il sodalizio emerso col pittore romano Andrea Sacchi, fautore di una accezione rarefatta e filosofica del barocco.
Guido Cagnacci, anche senza aver rivestito ruoli di potere o senza aver lasciato eredi, si attesta come una delle più geniali personalità artistiche di un intero secolo.
Massimo Pulini (Cesena 1958) Pittore, scrittore e storico dell’arte, titolare della cattedra di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e del corso di Arte e Mercato alla Sapienza di Roma. Ha tenuto esposizioni presso le Saline Royale di Besançon (1997), la Galleria Nazionale di Parma (1999) e l’Istituto italiano di Cultura a Londra (2004). A lui si devono i cataloghi ragionati di Andrea Lilio (2003), di Ginevra Cantofoli (2006), di Razzani, Serra e Savolini (Tre artisti nella cesena del Seicento, 2021) e dell’ultimo dei caravaggeschi Bartolomeo Mendozzi (2022). Curatore di varie mostre monografiche di artisti del Seicento (Guercino, Cantarini e Sassoferrato), ha pubblicato numerose raccolte di saggi (La coperta del Tempo) e due romanzi (Gli inestimabili e Mal’occhio). È tra i fondatori della Biennale Disegno Rimini.
Gilberto Urbinati (Rimini 1961) La passione per l'arte lo ha portato a dedicarsi in modo esclusivo alle riprese fotografiche dei dipinti antichi. Da molti anni è impegnato a documentare le eccellenze del patrimonio territoriale e in particolare spiccano le sue campagne sull’arte romagnola del Trecento e del Seicento. Punta di diamante della sua ricerca è la fotografia a distanza ravvicinata, in altissima definizione, che ha contribuito a recenti riletture storiche e critiche della scuola riminese del XIV secolo. In ambito editoriale ha fornito immagini per oltre 50 pubblicazioni nazionali e internazionali, commissionate da alcune tra le più prestigiose case editrici specializzate in arte. Ha collaborato con diversi musei e istituzioni italiane ed europee, con registi di documentari e importanti storici dell’arte.
Formato 24x28 cm
300 pagine - Oltre 100 pagine dedicate alla nuova e rigorosa campagna fotografica che nel loro insieme permettono di trasformare la percezione che si aveva del grande artista romagnolo.
ISBN 9788867265015