Cecchini guarda Cecchini, Zoom
Il realismo dell’illusione. Davide Cecchini e Stefano Cecchini.
A cura di Massimo Pulga
Zoom, il termine racchiude in sé un doppio significato: dentro lo zoom, strumento usato per eseguire una carrellata ottica e ridurre la distanza focale, coesiste il lemma di derivazione greca “zoo”: animale. Ancora una volta, Stefano Cecchini sottolinea la grande passione per la natura e gli animali selvatici, in particolare per il conturbante mondo dei grandi felini. Per farlo, si avvale di un doppio, di un occhio “altro” che prende una navigazione autonoma, ma nella stessa scia d’acqua infranta dal timone della sua pittura. Ed ecco il doppio. “L’altro” sguardo è quello di Davide Cecchini, omonimo giovane fotografo. Non li lega nessun grado di parentela. Ma i due, pur con occhi e strumenti differenti, si trovano al confluire di una passione comune. Lo stesso mondo del regno animale che Stefano raffigura da anni. Decidono di comporre una sonata a quattro mani. La loro simbiosi artistica intende dimostrare in galleria quanto possa essere differente l’interpretazione prospettica di un medesimo soggetto. Anzi, di come sia possibile immergersi in esso e con chirurgica decodifica dell’immagine, ottenerne la destrutturazione. Si può ragionevolmente parlare di sincretismo artistico. Dunque, Cecchini interpreta l’arte pittorica di Cecchini. Nasce la mostra “Zoom”.
Collana: NFC Edizioni
Formato: 16x22 cm
Pagine: 96
Lingua: italiano
Prezzo: € 20,00
ISBN: 9788867262205