Arte in guerra

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Vicende del patrimonio culturale riminese 1940 - 1945

«Rimini non c’era più. Non esisteva una sola strada che si potesse percorrere da un capo all’altro neppure in bicicletta. Sulle macerie era cresciuta l’erba e nei crateri aperti dai bombardamenti l’acqua stagnante s’era fatta putrida e verdastra. Dove mettere le mani?». Così appariva la città liberata al giovane Guido Nozzoli di rientro dal fronte la mattina del 22 settembre ’44. Dunque, è quasi inutile chiedersi quali momenti della storia di Rimini e quali monumenti della sua cultura hanno sofferto di più con la guerra o sono spariti. Con la guerra è stata distrutta una città intera, di cui ora è difficile, per la mancanza quasi totale di testimonianze materiali, ricostruire l’aspetto e il carattere. La Rimini di oggi non è la vecchia città “risorta”, ma una città nuova sorta su uno schema e una struttura antica più che altro per le urgenze della vita e le necessità di profitto, non certo per recuperarne la socialità, il carattere, la cultura, la storia.


Affidato alla cura di Piergiorgio Pasini, storico dell’arte e profondo conoscitore delle
vicende storiche del patrimonio artistico riminese, il volume raccoglie gli esiti di
studio e ricerca di un gruppo di storici, storici dell’arte e dell’architettura, espressione
delle istituzioni culturali riminesi, sul tema della distruzione del patrimonio storico-
artistico di Rimini a causa dei bombardamenti del 1943-44. La ricerca completa
il percorso di riflessione avviato nel novembre 2023 nell’ambito del progetto “Rimini
in guerra 1943-1945” voluto dall’Amministrazione comunale di Rimini per ricordare
l’80° anniversario della guerra a Rimini, coordinato dalla Biblioteca Gambalunga e
dall’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia
di Rimini, con l’obiettivo di mettere a disposizione

 

 

Pier Giorgio Pasini storico dell’arte, si occupa della cultura figurativa fiorita fra Romagna
e Marche. Ha scritto saggi e volumi monografici sull’arte del Trecento e del
Quattrocento, sul Tempio Malatestiano e sulle medaglie malatestiane, sul Guercino
e sul Cagnacci. È stato Ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni artistici
e storici di Bologna, curatore di numerose mostre e consulente per l’ordinamento
scientifico di importanti musei del riminese. Ha fondato e diretto la rivista di cultura
«Romagna arte e storia» (1980-2016).


Annamaria Bernucci storica e critica d’arte, ha diretto la Galleria Comunale Santa
Croce di Cattolica e ha lavorato ai Musei Comunali di Rimini e alla Biblioteca civica
Gambalunga. Si è occupata di incisione, disegno e storia urbana. Ha curato numerose
mostre e cataloghi di artisti contemporanei e ha indagato aspetti dell’arte in Romagna
tra Ottocento e Novecento.


Maurizio Castelvetro architetto, attivo nei settori della ricerca e valorizzazione della
cultura locale (e specificamente balneare) nel suo rapporto con la scena nazionale e
internazionale, dal punto di vista storico, urbano ed estetico, a partire dalla tesi di
laurea The Navi sulla ex colonia marina di Cattolica (RN). Ha scritto War Art. Arte
di guerra sulla Linea Gotica tra le valli del Foglia e del Conca (BCC Gradara, 2013) e
curato catalogo e mostra dedicati al war artist George Campbell Tinning nel 2015 a
Tavullia (PU).


Johnny Farabegoli architetto, è responsabile dell’Ufficio beni culturali della diocesi
di Rimini e coordinatore della Scuola di Alta Formazione in Arte Sacra e Turismo
Culturale e Religioso presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” di
Rimini, dove tiene i corsi di Architettura e liturgia e di Storia e cultura del pellegrinaggio.
Tra i testi pubblicati: L’Umanesimo cristiano del Tempio Malatestiano. Percorsi
di riscoperta artistica, teologica e sapienziale (Minerva, 2018); L’arte sacra nella vita della Chiesa (EDB, 2022).


Alessandro Giovanardi, storico e critico d’arte, saggista, ha compiuto gli studi filosofici
a Bologna (laurea) e a Siena (master e dottorato). È docente di arte sacra e di iconografia e iconologia all’ISSR di Rimini, San Marino e Montefeltro. È condirettore
della rivista di storia arte e cultura «Ariminum» e dirige il Museo Biblioteca Renzi
di San Giovanni in Galilea. È conservatore della Collezione d’Arte della Fondazione
Cassa di Risparmio di Rimini e ne cura le attività culturali.

Oriana Maroni, storica e bibliotecaria, fino al 2018 è stata responsabile dei Fondi
moderni della Biblioteca Gambalunga, di cui è stata direttrice fino al 2021. Alle collezioni e archivi della Gambalunga ha dedicato vari studi ed esposizioni. Ha scritto
biografie, curato mostre e libri sulla storia cittadina, su biblioteche e archivi privati.
Ha recentemente curato il podcast Rimini in guerra 1943-1945,

 

 

Formato 20x28 Cm

Pagine 196

ISBN 9788867264971

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