Il bestiario di Ilario Fioravanti
100 ANNI DI ILARIO l’Uomo delle Terrecotte
Chi ha avuto la fortuna di vedere Ilario al lavoro ha di certo potuto percepire, sopra ogni altra cosa, l’intento suo di raccogliere quanta più materia possibile del mondo e insieme avrà apprezzato quell’instancabile bisogno di conoscerla, di tornare a plasmarla. Quando non aveva creta a portata di mano era un mozzicone di sanguigna a venir pigiata su di un foglio, fino a spremerne l’ultima goccia d’immagine, ricavando succo da ogni umanità che gli passava davanti, da ogni animale che entrava nella sua arca. È proprio attraverso quell’arca romagnola che si intende ricordare la propensione di Fioravanti mentre varchiamo il secolo dalla sua nascita. La zoologia messa insieme dall’artista nell’arco della sua intensa vita è estesa e sembra veramente abbracciare il mondo per modellarlo un’altra volta nella terra. Mi è capitato spesso di riflettere sull’ancestrale suddivisione del cosmo in quattro elementi: Acqua, Aria, Fuoco e Terra. Ogni volta mi si è confermata la convinzione che il primo autore di tale schema universale dovesse essere un ceramista, o meglio, un vasaio. Il fango, la creta, è già di per sé un impasto tra Terra e Acqua ed è in quella metà riunita degli elementi che l’artista può intervenire, ma per essere pronta al Fuoco, alla cottura, la forma deve evaporare, sudare, vale a dire che una parte di questa deve trasformarsi in Aria. Ecco allora elencate le quattro componenti in una terracotta e forse non esiste un’altra attività umana che nel creare un’opera le raccolga tutte insieme.
Massimo Pulini
Collana: NFC Edizioni
Formato: 20x26 cm cartonato
Pagine: 96
Lingua: italiano
Prezzo: € 38,00
ISBN: 9788867263745