L'occhio di Medusa di Alessandro Masi
“L’occhio di medusa”, più che un saggio, è una raccolta di pensieri critici sull’invisibilità/visibilità dell’arte contemporanea e dei suoi protagonisti.
Prendendo spunto dal mito di Perseo, l’autore rintraccia i lineamenti di un’estetica positiva che, al di là degli schemi teoretici più consueti, afferma la leggerezza e il primato dell’occhio nei processi di costituzione dell’opera d’arte. Da Van Gogh a Stanley Kubrick, da Damien Hirst ad Anselm Kiefer, da Caravaggio a Walt Disney, Alessandro Masi raccoglie le testimonianze di una giuria particolare messa di fronte al giudizio dell’opera quale imputato eccellente. La leggerezza mercuriale sfugge all’occhio indagatore di Medusa come gli astronauti di fronte a quello ancora più spietato di Hall in “2001: Odissea nello spazio”, dando delle risposte concrete sul futuro dell’arte contemporanea e alle trappole che la realtà sottintende. Mito, sogno, verità qui si infrangono, si distruggono e nel contempo, come in un mare in tempesta, regalano al lettore il privilegio di un giudizio critico unico.
“La realtà pietrifica – scrive Alessandro Masi nella sua premessa – tanto quanto i malefici occhi di Medusa. Il suo sguardo uccide chi la fissa. L’arpia non crea idola, né costruisce archetipi, ma li disfà, ne muta il racconto, li congela”.
Collana: Appropriè
Formato: 16,5x21 cm
Pagine: 88
Lingua: italiano
Prezzo: € 18,50
ISBN: 9788867263615